Articoli - 24/04/2009
Aram Quartet, 'Il pericolo di essere liberi': 'Coi Beatles dalla nostra parte'
“L'anno scorso, alla fine di 'X-Factor', ci inchinammo di fronte a
Morgan e Gaudì, che ci avevano seguiti. Oggi facciamo lo stesso di
fronte a Lucio Fabbri”.
Il disco è stato curato dagli stessi Aram – che hanno lavorato agli arrangiamenti vocali - assieme a Kaballà, autore della maggior parte dei testi e Luca Chiaravalli, che invece ha la responsabilità degli arrangiamenti musicali: “Soprattutto Luca è diventato di fatto il quinto Aram, lavorando a strettissimo contatto con noi, mentre Kaballà ha di fatto svolto il ruolo di produttore dei testi, sovraintendo anche a quelli che non ha scritto direttamente”, spiega Raffaele Simone.
“I Beatles sono diretti interessati nella lavorazione di questo disco”, scherzano i quattro. “Nel senso che il loro spirito è sempre stato presente in noi... Secondo noi la bellezza di questo disco è la ricerca di un nuovo modo di ascoltare la musica, 'verticale', per così dire, alla scoperta delle armonie su cui abbiamo lavorato, pensando a gente come Beatles, Beach Boys, fino agli Yes”.
Nell'immediato futuro, dopo la promozione dell'album, gli Aram Quartet torneranno “on the road”: “Stiamo alllestendo il tour estivo con una band vera e propria: la gratificazione più grande per un artista è salire su un palco con dei musicisti”.
“Violino”, membro storico della PFM e anche direttore musicale di
X-Factor, è stato il responsabile artistico de “Il pericolo di essere
liberi”, il primo disco di inediti degli Aram Quartet. L'album del
quartetto vocale pugliese esce ad un anno esatto di distanza dal trionfo
alla prima edizione di “X Factor”. “Come ogni progetto ha i suoi tempi:
siamo stati in giro a fare concerto per diversi mesi, poi a novembre
siamo entrati in studio con Lucio Fabbri. I tempi erano quelli
previsti”, dice Antonio Maggio. “Poi noi siamo un progetto particolare,
una vocal band, siamo anomali rispetto ai gruppi vocali. E' una cosa che
abbiamo cercato, che volevamo far emergere nel disco”.
Il disco è stato curato dagli stessi Aram – che hanno lavorato agli arrangiamenti vocali - assieme a Kaballà, autore della maggior parte dei testi e Luca Chiaravalli, che invece ha la responsabilità degli arrangiamenti musicali: “Soprattutto Luca è diventato di fatto il quinto Aram, lavorando a strettissimo contatto con noi, mentre Kaballà ha di fatto svolto il ruolo di produttore dei testi, sovraintendo anche a quelli che non ha scritto direttamente”, spiega Raffaele Simone.
“I Beatles sono diretti interessati nella lavorazione di questo disco”, scherzano i quattro. “Nel senso che il loro spirito è sempre stato presente in noi... Secondo noi la bellezza di questo disco è la ricerca di un nuovo modo di ascoltare la musica, 'verticale', per così dire, alla scoperta delle armonie su cui abbiamo lavorato, pensando a gente come Beatles, Beach Boys, fino agli Yes”.
Nell'immediato futuro, dopo la promozione dell'album, gli Aram Quartet torneranno “on the road”: “Stiamo alllestendo il tour estivo con una band vera e propria: la gratificazione più grande per un artista è salire su un palco con dei musicisti”.
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